Direi che Louis Vuitton ha proprio capito tutto,centrato il bersaglio,l'obbiettivo,etc. avete capito insomma.
Insomma,io non mi lascio mai impressionare dai cartelloni,perché ne capisco la psicologia che non mi abbindola,mi parlano molto di più le vetrine ben allestite,ma se vedessi per strada una gigantografia di queste,è certo che correrei a casa a prendere i risparmi sotto il materasso e correrei in negozio. Ma let the pictures speak for themselves:
Il bravissimo Marc jacobs prolunga dunque la magia della sfilata,dove le modelle scendevano dai cavallini bianchi di una giostra in azione per sfilare in un tripudio di colori pastello,sangallo,diademi e macramé fino alla pubblicità,dove due modelle sembrano scambiarsi pettegolezzi in una caffetteria stile anni '50,con tendine rosa confetto e coppe gelato giganti.
Data l'armonia dei colori,la dolcezza e la purezza della luce di queste immagini,non si può che rimanere incantati e voler essere proiettati in quell'universo,vestite e pettinate in quel modo. Almeno questo è quello che io sento. Thanks Marc! xoxo